MEDIAMOCI Nuove prospettive per le famiglie

Lo sportello è aperto lunedì ore 16-18 e giovedì ore 10:30-13 in via degli Olivetani 3, Milano mediamoci@associazioneilgirasole.org.

Il nuovo progetto, finanziato da Fondazione Cariplo e che ci vede impegnati da gennaio, si chiama Mediamoci: è un percorso di mediazione per le famiglie, separate dal carcere, che potrebbero riunirsi in vista del fine pena e ritrovare il dialogo di coppia, essere genitori e guardare insieme al futuro.

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IL PROGETTO
(descritto dalla nostra operatrice)
Il carcere oltre ad essere una privazione della libertà e, almeno nelle intenzioni, un percorso di rieducazione della persona ristretta, è anche, e talvolta soprattutto, un lungo periodo di tempo lontano dalle proprie famiglie e dai propri affetti.

All’uscita dal carcere, per fine pena o in misura alternativa, riprendere il legame con i propri cari e la quotidianità insieme non è mai facile. Particolare attenzione viene riservata, all’interno del progetto, anche agli utenti dell’appartamento del Girasole che beneficiano dei permessi premio. “Mediamoci” pensa anche a loro, in un’ottica di intervento sinergico e accompagnamento della persona interessata in un percorso di autonomia abitativa e di reinserimento sociale che passi anche attraverso un intervento e un impegno nei confronti degli affetti e del proprio ambiente familiare.

Questo è dunque lo scopo del progetto “Mediamoci”. Ideato e realizzato dal Girasole, il progetto partito a gennaio 2017 si propone di riaprire il dialogo e l’ascolto tra i detenuti e le loro famiglie, con particolare attenzione al supporto alla genitorialità e alla possibilità e opportunità di pensare e progettare un futuro, positivo e realizzabile, per tutti i componenti della famiglia.

All’interno del progetto, i detenuti trovano uno spazio per riprogrammare la propria vita all’uscita dal carcere, per vivere e intraprendere un reinserimento positivo, anche dal punto vista affettivo e familiare.

Il progetto avvia percorsi di mediazione per i detenuti e le loro famiglie, che nel confronto e nel dialogo trovano gli strumenti per affrontare in modo produttivo ed evolutivo gli eventuali conflitti.

Il progetto prevede, grazie al supporto della mediazione, la progettazione dell’eventuale “ritorno a casa”, o talvolta, dove non possibile, la formulazione di altre ipotesi abitative nel rispetto dell’ascolto di tutte le parti, a partire anche dalla rielaborazione del reato e di ciò che ha caratterizzato gli anni di separazione dovuti al carcere.

Sempre all’interno di Mediamoci , è aperto lo Sportello per i familiari, presso la nostra sede in via degli Olivetani 3, proprio nelle vicinanze del carcere di San Vittore. Lo sportello sarà luogo di informazione, orientamento e sensibilizzazione per le famiglie dei detenuti e di rilevazione di eventuali problematiche al fine di indirizzare e sopportare al meglio le persone che vi si recano.